Cos’è il coaching?

Il significato e le origini

Il significato di Coaching deriva dall’accezione originaria della parola inglese Coach: Carrozza., intendendo il mezzo che permette uno spostamento da un punto di partenza alla destinazione desiderata, che è il cliente a scegliere.

Il Coach, quindi, è colui che aiuta la persona a raggiungere l’obiettivo desiderato.

Il metodo del coaching affonda le sue radici nella filosofia greca, in particolare nella maieutica socratica del V sec. a. C. secondo cui il dialogo (dia-logos) era lo strumento per il raggiungimento della consapevolezza e quindi della verità, che risiede già in ogni essere umano.

Il primo vero e proprio concetto di coaching viene teorizzato dal tennista e allenatore statunitense Timothy Gallwey nel suo libro The Inner Game of Tennis (1974), che rivoluziona l’approccio allo sport e all’apprendimento definendo la prestazione come il risultato delle potenzialità meno le interferenze esterne:

PRESTAZIONE = POTENZIALE – INTERFERENZE

Il lavoro di Gallwey viene notato successivamente dal consulente aziendale ed ex pilota automobilistico John Withmore, interessato all’applicazione delle teorie di Gallwey in ambito lavorativo. Nel 1992 pubblica il libro Coaching for Performance, in cui illustra il metodo da lui elaborato chiamato G.R.O.W. (Goal- Reality- Options- Will) applicabile in ogni ambito, anche nel business e che si focalizza sullo sviluppo del potenziale umano attraverso l’aiuto delle cosiddette domande efficaci da parte del coach.

Un contributo importante alla metodologia del coaching deriva dagli studi prima della psicologia umanistica, poi negli anni 90’ della psicologia positiva che si concentra meno sugli aspetti di disagio della persona e più su ciò che le porta benessere e contribuisce al raggiungimento della felicità. Di rilievo gli studi di Seligman e Peterson che arrivano a classificare le potenzialità personali.

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